povertà energetica cos'è

Sempre più spesso sentiamo parlare di “povertà energetica”. E, se da una parte possiamo intuire di cosa si tratta, dall’altro è difficile avere ben chiari i dettagli che la identificano. 

Innanzitutto, quindi, cerchiamo di capire che cos’è la povertà energetica e poi approfondiamo questa condizione che affligge oltre 50 milioni di famiglie in Europa e che sembra destinata ad aggravarsi sempre più. Come possiamo contrastarla? Quali soluzioni si possono attuare?

Cosa si intende per povertà energetica?

La povertà energetica è la condizione di impossibilità, per una famiglia, di procurarsi il paniere minimo di beni e servizi energetici, ovvero:

  • Riscaldamento
  • Raffreddamento
  • Illuminazione
  • Gas per cucinare
  • Accesso alle risorse energetiche

Secondo l’Eurostat, per individuare tale situazione di difficoltà, dobbiamo basarci su 4 indicatori:

  1. Consumo energetico troppo basso
  2. Quota riservata alla spesa energetica troppo elevata
  3. Ritardo nel pagamento delle bollette
  4. Incapacità di tenere una temperatura adeguata in casa, con inefficiente sistema di raffreddamento d’estate e di riscaldamento d’inverno

A pesare sulla povertà energetica – o fuel poverty – intervengono anche altri indicatori secondari, come la mortalità invernale in eccesso e una cattiva qualità dell’abitazione.

In cosa consiste il fenomeno della povertà energetica? Cause ed effetti

L’impossibilità di accedere ai servizi energetici in modo adeguato dipende da diverse cause, tra cui:

  • Redditi bassi
  • Alta spesa per l’energia
  • Scarsità energetica

Quali sono le conseguenze della povertà energetica? Le persone che devono affrontare questa condizione rischiano di compromettere il proprio stato di salute, in particolare a causa di malattie respiratorie e mentali.

La poverty energy in Italia e in Europa

La Commissione Europea, già nel 2018, ha istituito l’Osservatorio della povertà energetica, il cui obiettivo è quello di contrastare questa difficoltà nei vari Paesi europei. Come?

  • Diffonde buone prassi di utilizzo dell’energia tra i suoi cittadini
  • Ha attivato la piattaforma EPAH – Energy Poverty Advisory Hub, con cui supportare i governi europei nelle fasi di transizione energetica
  • Ha presentato il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei, con alcune misure – come sostegni al reddito e potenziamenti del rendimento dell’efficienza dell’energia – che vogliono fronteggiare la povertà energetica

L’Italia, dal canto suo, con il Piano nazionale integrato energia e clima si impegna a ridurre la povertà energetica entro il 2030 di un punto percentuale. Se nel 2019 le famiglie italiane che vivevano in condizioni di povertà energetica erano pari all’8,5% del totale, in poco più di un decennio dovrebbero scendere tra il 7 e l’8%.

Povertà energetica: 3 soluzioni + 1

Come contrastare la povertà energetica? A nostra disposizione 3 +1 soluzioni:

  1. Le misure per ridurre la spesa energetica delle famiglie includono bonus con sconti in bolletta, bonus che dipendono dalla zona climatica e dal tipo di uso del gas, bonus per disagio fisico, altre detrazioni
  2. Le politiche per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni includono il famoso Ecobonus, agevolazioni fiscali, certificati di prestazione energetica, energy tour, regolamenti
  3. I sussidi sostengono le famiglie il cui reddito è basso

Infine, un’ultima soluzione per uscire da una situazione di povertà energetica può essere quella di riorganizzare le abitudini di spesa energetica in casa e fare maggior affidamento all’energia rinnovabile. Inoltre, con dispositivi di ultima generazione come Alfa è possibile ridurre i consumi in casa (ricorda che anche gli elettrodomestici in standby consumano!), e ottenere informazioni dettagliate sulle fasce orarie più convenienti e i singoli consumi. Per non parlare dell’enorme vantaggio di cui si gode con Alfa, compagno inseparabile che ti avvisa prima di ogni black out e fa sì che tu non rimanga mai al buio.